Rilevazione dei bisogni sul territorio
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?- chiede
Kublai Kan.
Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra, -
risponde Marco, - ma dalla linea dell’arco che esse
formano. Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: - Perché mi parli delle pietre? È solo
dell’arco che mi importa. Polo risponde: - Senza
pietre non c’è arco.
Italo Calvino
L’alternanza scuola lavoro ha goduto di un grande apprezzamento da parte dei ragazzi e delle famiglie, poiché, oltre ad aver consentito per molti un prolungamento della frequenza scolastica (negli istituti professionali accesso al biennio superiore rispetto al solo triennio), nella quasi totalità dei casi ha anche portato al recupero dell’autostima e del senso di auto-efficacia.
Le esperienze pratiche in situazione hanno generalmente rappresentato una fonte di soddisfazione e successo personale, riscattando così le frustrazioni pregresse derivanti dal difficile confronto con i pari sul piano cognitivo.
A fronte dei tanti punti di forza, sono emerse nel territorio anche delle criticità legate prevalentemente alla mancanza di una modalità di lavoro veramente condivisa e uniformemente adottata dalle scuole.
A tal fine è stata formalizzata una rete interistituzionale che ha coinvolto scuole, Centri di Formazione Professionale, Aziende Sanitarie, associazioni di famiglie, enti territoriali, nella prospettiva di promuovere sistemi di alleanze volte a migliorare la qualità del servizio rivolto agli allievi che frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
È stato avviato un percorso di ricerca finalizzato all’analisi dei punti di forza e di debolezza delle attuali modalità organizzative e all’individuazione di un’impostazione metodologica che riscuotesse il consenso di tutti.